Dal 15 luglio a Pescara si è avviata la realizzazione del progetto Terzaetà dedicato agli anziani e ai ragazzi all’interno degli spazi messi a disposizione dalla parrocchia “S. Nunzio” e ristrutturati grazie ai contributi del progetto in collaborazione con il Cesvi e Banca Intesa. Lo scopo del progetto è quello di rafforzare i legami sociali e abbattere gli stereotipi attraverso la valorizzazione della spinta solidaristica, dei processi di apprendimento reciproco, del divertimento e dell’instaurazione di relazioni significative.
Sarà attivata una rete di solidarietà tra le famiglie, i cui nuclei in stato di fragilità, dovuto anche alle conseguenze dell’emergenza sanitaria, potranno trovare nei “nonni” del progetto, figure familiari cui affidare parte del tempo di vita dei loro figli.
Nello stesso tempo i ragazzi avranno occasione di incontrare il mondo degli anziani e questi ultimi di alleggerire il peso della solitudine attraverso l’organizzazione di attività che permetteranno uno scambio diretto tra le generazioni, utilizzando al meglio il patrimonio di conoscenza di ognuna di loro.
Gli anziani trasmetteranno i loro saperi e la loro storia, mentre i giovani permetteranno loro di avvicinarsi all’uso delle nuove tecnologie all’interno di un contesto accogliente e funzionale consolidando il prezioso e autentico legame tra “nonno” e nipote e coltivando un’educazione intergenerazionale. Ragazzi e anziani potranno incontrarsi e scambiarsi esperienze, scoprire cose nuove ma soprattutto creare relazioni, attraverso laboratori che, oltre a sviluppare capacità e conoscenze, favoriranno lo sviluppo dell’intelligenza pro-sociale stimolando il dialogo intergenerazionale e interculturale . I nonni, infine, oltre a sostenere i ragazzi quotidianamente nei compiti, potranno essere promotori di “uscite finalizzate”; una sorta di “affido culturale” attraverso il quale i “nonni” accompagneranno i ragazzi al museo, a teatro, ad un concerto, ad eventi culturali della città offrendo loro uno sguardo diverso e un accesso a spazi culturali altrimenti preclusi, dove i ragazzi potranno incontrare le loro aspirazioni e far fiorire le loro capacità.
La zona nella quale insiste la struttura può essere definita una zona “cuscinetto” tra due realtà a rischio della città (quartieri di S. Donato e Rancitelli – quest’ultimo spesso balzato alla cronaca nazionale); nata negli anni ottanta con la costruzione di numerosi palazzi, attualmente ha un’alta percentuale di pensionati che hanno bisogno di spazi a loro dedicati dove poter creare relazioni significative aumentando la partecipazione alla vita della comunità. La prima parte del progetto sarà dedicata alla ristrutturazione e alla creazione di spazi interni adeguati allo svolgimento delle attività con l’allestimento anche di posizioni pc; e di spazi esterni con la creazione di un campo polivalente e uno di bocce, con gli annessi servizi e spogliatoi che consentiranno attività ludiche e motorie oltre che momenti di socializzazione e apertura al territorio.